Ricerche di mercato: tra il 2022 e il primo trimestre 2023 confermata una crescita stabile del comparto

Assirm segnala un trend in positivo nel settore, trasmettendo i dati di chiusura 2022. L’Associazione presenta, inoltre, i risultati del suo Osservatorio sul sentiment delle Aziende relativo ai primi mesi del 2023, numeri che mostrano come le imprese italiane siano ottimiste verso lo sviluppo del settore delle ricerche di mercato, con un 54% che prospetta una crescita stabile del business.

A ciò si aggiunge un’ulteriore iniziativa che vede Assirm lavorare per sensibilizzare le istituzioni governativee contribuire allo sviluppo dell’innovazione e della transizione digitale in Italia, grazie al contributo delle ricerche di mercato. Tale progetto propone l’attribuzione di un credito d’imposta pari al 50% a favore delle PMI per l’acquisto di servizi di ricerca di mercato, il cui obiettivo sarà favorire gli investimenti per i prossimi cinque anni in indagini statistiche e ricerca.

Secondo i risultati delle statistiche Assirm, il 2022 ha confermato la tendenza positivadel 2021, con un incremento su Acquisito e Fatturato del +4%. Si evidenziano, dunque, segnali di crescente interesse verso il “Sistema Italia” e di fiducia verso l’industry,anche grazie all’incremento degli investimenti che provengono dall’estero. Rispetto all’anno precedente, infatti, le rilevazioni segnano una crescita per le indagini Quantitative che fanno registrare un aumento di fatturato pari a 83 milioni di euro, raggiunto grazie ai sondaggi condotti sul web.

In merito alle tipologie di Ricerca i Panel si confermano la colonna portante del comparto, con conferme in riferimento all’ambito Retail e al target Famiglie/Consumatori. Inoltre, i dati mostrano una crescita anche per tutte le altre tipologie di ricerche online che arrivano a pesare il 72% sul totale acquisito.

Tra le aree che nel corso del 2022 hanno investito maggiormente in ricerche di mercato è emerso il comparto farmaceutico-medicale con 154,8 milioni di euro, seguito poi dal settore dei beni di consumo, distribuzione e vendite per corrispondenza, la Pubblica Amministrazione centrale e periferica e i servizi alla collettività e alle imprese. In contrazione, invece, l’Automotive mentre il cluster Finance e Durevoli/Semidurevoli si conferma stabilmente in crescita.

In relazione al “sentiment”, infine, l’indagine Assirm rileva un certo ottimismo verso la situazione economica italiana con una ricaduta positiva anche sull’industry della Ricerca; ciò è rafforzato da dichiarazioni di fiducia da parte delle aziende che si mostrano particolarmente propense ad investire in prospettiva 2023 nei settori Ricerca & Sviluppo, Marketing&Comunicazione e Formazione.

“L’analisi sui primi mesi del 2023 ha confermato l’incoraggiante tendenza già emersa lo scorso anno, sia per la nostra compagine associativa sia in generale per il settore delle Ricerche di Mercato. Per i prossimi mesi, le imprese si mostrano infatti fiduciose nell’attribuire al settore delle ricerche una funzione rilevante nell’interpretare le esigenze del consumatore, ma anche nel contribuire attivamente all’incremento del fatturato aziendale. Inoltre, l’Associazione sta lavorando con l’obiettivo di favorire ulteriormente lo sviluppo e la crescita delle realtà imprenditoriali italiane, attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta alle PMI che investono inindagini di mercato, così da consentir loro di capitalizzare in cinque anni le risorse investite in ricerca”- ha dichiarato Matteo Lucchi, Presidente di Assirm.


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